Mentre scrivevo ieri, il centrodestra ha optato per una svolta storica. Finora ne ho contate sedici, o suppergiù. Stavolta pare, sempre che baruffe non faranno cambiare idea al leader di turno, che FI e AN si presenteranno uniti sotto il simbolo nuovo di pacca (col sgargiante triculore) del Partito delle Libertà. Un partito unico, nato finalmente sotto gli auspici della base. Ovviamente ciò è avvenuto dopo un lungo dibattito interno ai partiti, sono stati sentiti tutti i coordinatori locali e la decisione è stata presa a maggioranza durante una convention. Sono state prese in considerazione le mozioni di minoranza e si è cercato un compromesso per mettere d'accordo le varie istanze di un movimento che conta su circa il 40% dei voti.
Questa era l'idea originaria, ma per motivi pratici è andata diversamente. Berlusconi stava leggendo la Repubblica al cesso e, realizzato che non poteva ignorare la sfida di Veltroni, ché magari salta fuori che quello ce l'ha più lungo, ha telefonato a Fini e -così cosà- l'accordo è stato raggiunto prima di tirare lo sciaquone, e ha fatto anche in tempo a contattare i giornalisti. Vuoi mettere soldi e tempo risparmiati?
Questo è stato un grande passo verso un bipartitismo su modello occidentale. Adesso, siamo come lammerega, abbiamo due grossi partiti moderni. Ma grazie a Dio, non abbiamo tutti quelle possibilità di controllo sui candidati -tipo primarie locali e sistema maggioritario- che hanno i cittadini d'oltreoceano. Con il calderolum si decide tutto fra quattro mura tra chi di dovere nelle segreterie di partito, poi il cittadino mette la crocetta. E, da adesso, non ci sarà più l'imbarazzo su quale coglione non votare, tanto sono tutti assieme appassionatamente. Compreso -ovviamente- lui.
E che dire del fatto che finalmente può dirsi concluso la politica delle minaccie? Non ci sarà più An che boicotta, l'Udc che esce dal governo perché c'è un unico partito che ha la maggioranza.
E difatti:
Il commento lo lascio tutto al nuovo collaboratore di prestigio del blog, Ron Paul, che da oggi dirà la sua sulle nostre faccende domestiche.
Questo è stato un grande passo verso un bipartitismo su modello occidentale. Adesso, siamo come lammerega, abbiamo due grossi partiti moderni. Ma grazie a Dio, non abbiamo tutti quelle possibilità di controllo sui candidati -tipo primarie locali e sistema maggioritario- che hanno i cittadini d'oltreoceano. Con il calderolum si decide tutto fra quattro mura tra chi di dovere nelle segreterie di partito, poi il cittadino mette la crocetta. E, da adesso, non ci sarà più l'imbarazzo su quale coglione non votare, tanto sono tutti assieme appassionatamente. Compreso -ovviamente- lui.
E che dire del fatto che finalmente può dirsi concluso la politica delle minaccie? Non ci sarà più An che boicotta, l'Udc che esce dal governo perché c'è un unico partito che ha la maggioranza.
E difatti:
L'Udeur è interessato «al progetto Ppe» lanciato da Silvio Berlusconi con la lista unica, ma non è disposto a entrarvi a qualunque costo, bensì solo a determinate condizioni, altrimenti guarderà altrove. Lo ha chiarito Clemento Mastella nella sua relazione introduttiva al consiglio nazionale dell'Udeur. ...«Una volta finita la coalizione, ognuno è libero per nuove determinazioni. Ci intriga il progetto del Ppe, ma è un processo che ci deve vedere protagonisti, e che non intendiamo subire. Se qualcuno pensa, specie al nord, che possa nascere a prescindere da noi, faremo le Termopili perché dobbiamo difendere la nostra dignità [...] Ma al sud e in Campania provate a vincere senza di noi. Vedo che la Lega ha l'atteggiamento dell'asino di Buridano, e dice di no all'Udc o all'Udeur: allora provate a vincere senza di noi, così vincerà il Pd.»Scommetto che l'insofferenza della Lega si risolverà con la solita cenetta ad Arcore.
Il commento lo lascio tutto al nuovo collaboratore di prestigio del blog, Ron Paul, che da oggi dirà la sua sulle nostre faccende domestiche.
"I think that the center right has lost his way. They are not supposed to support government spending and I wonder what they could do that with people like Mastella or Storace no more only in the same coalition but, now, in the same party! There is a large, growning movement in the country that stands for small government and that fights - you know- to stop the centralization of power, to low taxes and so on... and it actually has not any political representance in the parliament and no perspectives for the future. It can't go on for longer. Italian politicians, especially the ones which pretend to be fiscal conservatives, deserve to be punished."
4 commenti:
E' partita l'operazione libertà! Vieni sul mio blog, leggi l'iniziativa mia e dei miei amici e sostienici, se credi anche tu in quello che ho scritto! E' una cosa seria da non sottovalutare! Grazie e sappi che uniti siamo più forti!
Francamente credo sia più opportuna l'astensione, ma tifo per voi...
Comunque il video è fenomenale...non si capisce la lingua..qualcuno qui sostiene che una parte sia russo (lo dice un confinante)
Se ti riferisci al post sopra, si tratta di bielorusso.
Chiesta consulenza al KGB Bulgaro?
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