sabato 24 maggio 2008

Pillole dello sceriffo Bell

"Nella costituzione dello Stato del Texas non sono indicati i requisiti per fare lo sceriffo. Neanche uno. E non esiste una legislazione della contea, Immaginatevi un mestiere dove uno ha pressapoco la stessa autorità di Dio e non deve possedere requisiti particolari e ha il compito di far rispettare leggi inesistenti, e ditemi se non vi sembra strano. Perché secondo me lo è. Funziona? Sì. Il novanta per cento delle volte. Ci vuole molto poco per governara la gente per bene. Molto poco. E la gente cattiva non si può governare affatto. O perlomeno non mi risulta ci sia mai riuscito nessuno".

"Loretta mi ha raccontato di aver sentito alla radio che una percentuale di bambini in questo paese viene allevata dai nonni. Non mi ricordo quant'era. Ma mi è sembrata proprio alta. Figli che i genitori non volevano tirare su. Ne abbiamo parlato, io e Loretta. E abbiamo pensato a questo: quando arriverà la prossima generazione e neanche quella vorrà tirare su i propri figli, allora chi ci penserà? I loro genitori saranno gli unici nonni disponibil, e neanche loro vorranno tirarli su. Non abbiamo saputo dare una risposta. Nei giorni buoni mi dico che c'è qualcosa che non capisco o che non metto in conto. Ma quei giorni sono rari. Certe volte mi sveglio in piena notte e mi sento sicuro come la morte che solo la seconda venuta di Cristo potrà fermare questo andazzoo. Non so a che serve stare svegli a pensarci. Ma mi capita."

"Ecco, un paio di anni fa io e Loretta siamo andati a una conferenza a Corpus Christi e io mi sono ritrovato seduto vicino ad una signora, la moglie di non so chi. E continuava a parlare della destra che aveva fatto quest'altro. Non sono nemmeno sicuro di avere capito qual era il punto. La gente che conosco io, perlopiù è gente comune. Persone semplici, come si suol dire. Io gliel'ho detto, e lei mi ha guardato strano. Pensava che ne stessi parlando male, ma ovviamente nel mio mondo è un gran complimento. E ha continuato con la sua filippica. Alla fine mi ha detto: Non mi piace la direzione in cui sta andando questo paese. Voglio che mia nipote sia libera di abortire. E io le ho risposto guardi signora, secondo me non si deve preoccupare della direzione in cui va il paese. Per come la vedo io non c'è il minimo dubbio che sua nipote potrà abortire. Anzi le dirò, non solo sarà libera di abortire, ma sarà anche libera di mandarla al Creatore. E in pratica il discorso è finito lì."

"La gente dice che è stato il Vietnam a mettere in ginocchio questo paese. Ma io non ci ho mai creduto. Questo paese era già messo male. Il Vietnam è stato solo la ciliegina sulla torta. Non avevamo niente da dare a quei ragazzi da portarsi dietro. In pratica se li mandavamo senza fucili era la stessa cosa. Non si può andare in guerra in quel modo. Non si può andare in guerra senza Dio. Io non so cosa succederà quando arriverà la prossima. Non lo so proprio."*

"Io gli ho risposto che una volta un avvocato mi aveva detto che all'università cercano di insegnarti a non pensare a cosa è giusto e a cosa è sbagliato ma solo a seguire la legge, e che però questo discorso non mi convinceva tanto. Lui ci ha pensato un po', ha annuito e ha detto che più o meno era d'accordo con quell'avvocato. Che se uno non segue la legge, il giusto e lo sbagliato non lo possono salvare. E a me questo sembra una cosa sensata. Ma non basta a farmi cambiare idea. Alla fome gli ho chiseto se sapeva chi era Mammona. E lui: Mammona?"

"I guai cominciano quando si iniziano a passare sopra alla maleducazione. Quando non si sente più dire Grazie e Per favore, vuol dire che la fine è vicina. Le ho detto: E' una cosa che va a toccare ogni strato sociale. L'ha sentita questa espressione, no? Ogni strato sociale. Alla fine si arriva a quella sorta di crollo dell'etica mercantile che lascia la gente morta ammazzata in mezzo al deserto dentro una macchina, e allora è troppo tardi.
Lei mi ha guardato un po' strano. E allora l'ultima cosa che le hio detto, e forse avrei fatto meglio a stare zitto, è stata che non si può mettere su un traffico di droga senza i drogati. Un sacco di drogati si vestono eleganti e hanno anche dei lavori ben pagati. Le ho detto: Magari lei ne conosce perfino qualcuno"

*Questa è un'affermazione del padre di Llewelyn Moss.

Da: Cormac McCarthy Non è un paese per vecchi, Einaudi. Traduzione di Martina Testa

domenica 18 maggio 2008

Portishead - The Rip

sabato 10 maggio 2008

Una barzelletta di quand'ero bambino.

"Qual è il partito politico più antico del mondo?"
"Quello socialista. L'ha fondato Alì Babà ed ha avuto subito quaranta iscritti".

mercoledì 7 maggio 2008

La Svervegia patria della libertà di stampa.

Vorrei mettere in chiaro che io non sono qua per sfatare ogni mito sulla civile Finlandia (cosa impossibile, del resto), mi difendo solo da chi vuole, insensatamente, usare tale mito per alzare le tasse in Italia.
Del resto, tirarlo fuori a caso, come la proverbiale Spagna di Zapatero, non è che aiuti. Si potrebbe inventare una nuova fallacia retorica, l'argomento ad finnicum.
Visco sbatte i schei di ognuno online? Fa come in Finlandia. Quindi non può essere una cazzata.
Marco Travaglio da Santoro la settimana scorsa era impegnato nella solita, noiosa solfa di quanto schifo fa l'Italia e grazie a Dio una volta tanto c'era Sgarbi ad interromperlo. Ad un certo punto dice "se Grillo facesse i suoi discorsi..." Dove? In Svizzera? In Belgio? Alle isole Figi? "...in Finlandia, negli Stati Uniti, o in qualche altro paese normale".
Eccolo lì, a tirar fuori la Svervegia. In primo luogo: la Finlandia non è un paese normale. La Finlandia ha meno di dieci volte gli abitanti dell'Italia che, se fossi un giornalista figo come Travaglia, paragonerei a realtà più complesse come Regno Unito, Francia o Germania.
Questo vuol dire che in pratica non succede nulla. Non so se Travaglio abbia mai visto l'unica testata nazionale, l'Helsingin Sanomat. Una quarantina di pagine, la prima coperta interamente dalla pubblicità, tantissimo spazio alla cronaca estera e all'hockey. Prezzo: tre euro. Per carità non ci sono contributi statali e questo sicuramente il primo punto a favore di una stampa libera. Togliamoli anche all'Unità.
A dire il vero, tempo fa è accaduto uno scandalo, di cui si è parlato anche in Italia. Si è scoperto che un ministro aveva inviato sms erotici ad una spogliarellista. Beh, anche da noi si è saputo di Sircana grazie ai giornali, la differenza è che il finlandese si è dimesso, l'italiano no. Ma non sembra sia una faccenda di giornali.
Dove vivo la testata locale, che copre una zona di 200.000 abitanti, è deprecata da molti. Molti studenti (tendenti a sinistra) si lamentano che il quotidiano è ostaggio del Keskusta, il partito predominante nella regione; che è biecamente conservatore e che non la racconta giusta. Saranno pure di parte, dei piccoli Travaglio, ma non vedo perché non prendere in considerazione la loro opinione, dato che non capisco il finlandese abbastanza da leggere un giornale. Quanto all'Hesari (come viene chiamato familiarmente l'HS) viene di norma accusato di propagandare l'entrata del paese nella NATO.
Travaglio cita anche gli Stati Uniti d'America, così è più bipartisan. Peccato che l'ultima volta che abbia studiato i media americani sia stato sul manualetto per l'esame di stato. Se, seguendo il consiglio del suo amico Grillo, si facesse un giro su internet, scoprirebbe che ci sono moltissimi americani che si lamentano dell'informazione di regime di CNN e Fox News per dirne una.

Per dirne un'altra: che genere d'informazione libera vuole Grillo? Quella in cui un cronista, dopo aver chiesto un parere a Veronesi sugli inceneritori, lo contraddice portando dati trovati su internet? Ma se glielo chiede, sarà perché al pubblico interessa sapere il parere di Veronesi, non di un giornalista militante che fa gli scoop grazie ad Internet. Si vede che per Grillo, i giornalisti devono essere degli Emili Fede al contrario, non so che dire.

martedì 6 maggio 2008

Il solo e anche unico episodio che mi abba fatto esclamare -benché interiormente- ohilà che tipacci che ci sono a Verona

Era un'afosa sera di primavera (a Verona c'è sempre afa) dell'anno 20... . Assieme ad un paio di fellow mi recavo a Piazza dell Erbe dove la peggio gioventù aspettava di consumare lo spritz al Mazzanti. Quattro anni a Verona e non avevo mai partecipato a questo insano rito collettivo, sarà stato il prezzo, sarà stato il fighettume, sarà stato che non bevo quasi nulla di alcolico.
Mancavano pochi metri, si era pressapoco davanti quel capolavoro del gotico fiammeggiante che è la chiesa di S. Anastasia, quando una mercedes che faceva di tutto per apparire lussuosa sgomma rumorosamente per il viottolo ad una velocità impressionante per una ZTL.
A quella vista, il vostro affezionatissimo, già preda dell'euforia paradossa dovuta ai frizzi e lazzi della comitiva, scuote ripetutamente la testa, una posa quantomai idiota, e dice (nota bene, non urla): "Vai, vai, vai!".
Inaspettatamente l'autista ingrana la retromarcia e, sempre di gran carriera raggiunge il punto dove eravamo, abbassa il finestrino ed urla (non dice, nota bene): "Ehi figlio di puttana, volevi sfottermi?". Sorpreso, tento di andare avanti ignorandolo: "Dico a te, faccia di merda. Devo scendere ed ammazzarti di botte". Al che mi vedo costretto a rispondergli: "non ho nulla contro di te, stavamo solo scherzando tra noi." "Cerca di scherzare meno, pirla" mi risponde di botto "la prossima volta parte qualche dente".
Mi ricordo di aver cercato invano qualche elemento che potesse ricondurre all'appartenenza a gruppi estremisti, ma non ne trovai nemmeno l'ombra, neanche l'adesivo del Fronte Veneto Skinheads. I capelli non erano rasati, ma lunghi e fluenti. L'amico non aveva neppure la scusa dell'ebbrezza, anche se non mi sento di escludere che fosse eccitato a causa di qualche altra sostanza. Un ultras? Difficile a dirsi. Un pericoloso immigrato clandestino? Naah.
Non credo occorrano simili contestualizzazioni per diventare bulli, piuttosto è il contrario. Un bullo amerà sfogare la sua bullagine allo stadio contro un nemico comodo come il tifoso avversario. Un bullo potrà unirsi a gruppi di estrema destra per trovare altri amici bulli. Piuttoso è la violenza a richiedere una giustificazione, per quanto assurda che sia.

domenica 4 maggio 2008

Anche questo è awareness culturale

Per i giocatori di Civilization 4 ecco un mod amatoriale particolarmente interessante uscito oggi: la repubblica veneta.
Ed ecco nella sua maestosità il serenissimo doge Enrico Dandolo:


La meraviglia, la basilica di S. Marco:


E adesso aspettiamo di batterci contro questi :D

Zambo

giovedì 1 maggio 2008

Strettamente personale

Tempo addietro, quel gran bollettino sul declino della civiltà occidentale che è internet mi informava dell'esistenza di un nuovo inquietante personaggio: il seduttologo. La sua rubrica epistolare contiene perle di comicità collaterale (nel senso che non è totalmente involontaria) notevoli. In particolare mi colpì una mail anomala, di un certo Giorgio:

Inviato: martedì 26 giugno 2007 2.04
A: carlo
Oggetto: figa

Ciao Carlo,
forse mi sono rotto il cazzo di farmi diete e lampados... avrei bisogno di "sistemarmi"...
Dici che è possibile, secondo te, trovare una tipa abbastanza affidabile, con dei valori di base, in Ucraina? E' stato un mio amico più vecchio di me a darmi questo consiglio. vorrei portare a casa una bella figa... is it possible?
Ho un carattere pigro e non mi va di sbattermi continuamente alla ricerca di gnocca. Nello stesso tempo mi piace la picka!
Distinti saluti.
Giorgio

Il Seduttologo risponde:
Caro Giorgio,mi deludi.
Sei un abbonato GS (!) ed hai fatto pure un corso Diamante (!!).
Ed ora ti vuoi sistemare!Durante la Diamante a Vilnius (!!!) non mi hai dato l’impressione di volerti sistemare.Cosa è successo? (continua)

Incredibile, al contrario delle numerose dritte per seduttori, che ben spiegano lo sputtanamento del maschio italiano all'estero, questa mail mi ha positivamente colpito. Di per sè l'idea, depurata dalla rozzezza dell'amico Giò non è così malvagia. Voglio dire anch'io penso al mio futuro e avere una compagna e dei figli è una buona base per non sclerare. Visto il mio attuale scettecismo sulla possibilità di trovare l'unione ideale, il completamento a vicenda, l'altra metà della mela e balle cristo-platoniche allegate, penso che il matrimonio per corrispondenza potrebbe essere una soluzione onorevole, prima di gettare la spugna. Soprattutto con un'ortodossa proveniente da qualche area rurale dell'Est,probabilmente con otto figli di un precedente matrimonio da cui è rimasta vedova, a 22 anni, per colpa della cirrosi epatica. Se a lei va bene, son contenti tutti.

Ho esposto questa mia teoria ad alcuni amici che frequento qui in Finlandia. Brave persone, anche se decisamente politically correct. Per spezzare la cupola del buonismo avevo già fatto il discorsetto classico che se tutti portassero armi da fuoco il mondo sarebbe più sicuro. Mi hanno guardato come un criminale. Dopo il discorso della mugliera kirghiza hanno cambiato la modalità visiva in pazzo criminale alieno. Non dico che sia l'ideale, anzi convengo che è piuttosto squallido, ma lo è anche rimorchiare al club, rigorosamente ubriachi, con la musica a palla urlando: "Sooono Faabiooo. Cercooo unaaa donnaaa". Che è quello che fa la maggior parte della mia generazione.

Dall'altra parte, forse i finlandesi necessiterebbero di qualche consiglio del seduttologo. Una ragazza locale, appetibile, mi raccontava l'ultimo abbordaggio made in Jyvaskyla. Un tizio gli si è proposto più o meno in questa maniera: "Sono Pekka, trasporto legname, guadagno 30.000 € all'anno. Siccome trasporto legname ho anche una macchina grossa e figa sulla quale metto il legname". Voglio spezzare un tronco a favore di quest'uomo. Innanzitutto è sincero, mettendo al bando le stantie ipocrisie che si celano dietro al prova e fuggi. In secondo luogo invece di imbonirla con puttanate è stato concreto, mostrando di avere valori familiari, per quanto poco visibili. Infine, trasporta legname.Ma forse non sarei un padre adatto coi tempi che corrono. Mi dicono che è uscito un articolo sul Corriere Vicentino (uno di quei giornali di stampa alternativa, che fanno inchieste scottanti su quanto scopa e sniffa la gente, perché se le fanno sull'amministrazione locale - e c'è materiale - si beccano una di quelle denuncie che il giornale finisce lì) in cui una sedicenne di Chiampo viene presa come emblema della "generazione sex". La squinza in questione, collaudata dal cugino poco più che dodicenne (e d'ora in poi mi sentirò autorizzato a definire Chiampo una zona culturalmente arretrata, non che prima non lo facessi), già passata per l'aborto, a quanto pare se la spassa con molti, anche contemporaneamente. Molto spesso se ne va a Vicenza, dove frequenta la comunità di colore perché "più aperta mentalmente" (la battuta se la faccia da solo il lettore).

Sto divagando. Quel che è certo è che come padre sarei il più austero figlio di puttana del XXI secolo. Forse a mia figlia sarebbe concesso uscire la sera poco prima della maggiore età, con il coprifuoco verso le dieci. Io la aspetterei in veranda con il fucile (in mancanza di veranda, mi consolo con il balcone). Le seguenti categorie di persone che si azzarderanno ad accompagnarla sono avvisate che sparo a vista:

- qualsiasi persona vestita in maniera che non ritengo "normale" (ho una visione molto ristretta e conservatrice del concetto di normale, che esclude i strassoni come quelli che si mettono la giacca e la cravatta a 17 anni).

- qualsiasi persona con bizzarri tagli di capelli, e vale il discorso sopra. I rasta si beccano una razione aggiuntiva.

- qualsiasi persona che dà adito a pensare di appartenere ad una tribù metropolitana, metrosexual, goths, metallari, truzzi.

- qualsiasi persona i cui tratti somatici mi diano a pensare che sia dell'Oltrepò pavese, o di qualsiasi oltrepò. Non è razzismo, è localismo chauvinista, tutti quelli che se ne vanno dal loro luogo d'origine è più facile che abbiano qualche problema, penserei lo stesso se fossi un meridionale e ce l'avrei tutto il giorno coi polentoni e i bauscia (questi ultimi sono naturalmente aggiunti alla lista).

- gli studenti di medicina, che sono in grado di riconoscere ad un miglio. Forse non lo sapete, ma tutti gli studenti di medicina sono psicopatici e frustrati. Perché uno di loro metta le mani su mia figlia, lei deve stare molto male.

- i comunisti, un evergreen.

- in poche parole: "gli altri".

Scena: mia figlia entra con un tipo a prima vista decente (non gli ho sparato). Sotto l'aspetto curato ma non troppo da studente laborioso si cela un pizzetto timido che il mirino ottico della mia Winchester non aveva notato. Pessimo segnale.

Figlia: “Padre, questo è Kevin, studia Comunicazione Multimediale, oltre a fare molto volontariato”
Kevin (educatamente) : “Buonasera, ma non faccio niente di che. Insieme ad un altro gruppo di studenti gestisco uno spazio d’incontro per i giovani che..."
Io: “FUORI DALLA MIA PROPRIETA’"

Questa è solo fiction, naturalmente. Nella realtà la discussione non sarebbe andata oltre “Kevin”.
Per un padre le figlie non crescono mai. Ma arriva il giorno che i nostri tesori vadano per la loro strada, con la loro nuova famiglia. Quel giorno, da padre, saprò cosa dire.

<Io: “Figliola, questo è Pekka. Trasporta il legname”.

All'ideazione di questo testo ha collaborato Rima.