mercoledì 7 maggio 2008

La Svervegia patria della libertà di stampa.

Vorrei mettere in chiaro che io non sono qua per sfatare ogni mito sulla civile Finlandia (cosa impossibile, del resto), mi difendo solo da chi vuole, insensatamente, usare tale mito per alzare le tasse in Italia.
Del resto, tirarlo fuori a caso, come la proverbiale Spagna di Zapatero, non è che aiuti. Si potrebbe inventare una nuova fallacia retorica, l'argomento ad finnicum.
Visco sbatte i schei di ognuno online? Fa come in Finlandia. Quindi non può essere una cazzata.
Marco Travaglio da Santoro la settimana scorsa era impegnato nella solita, noiosa solfa di quanto schifo fa l'Italia e grazie a Dio una volta tanto c'era Sgarbi ad interromperlo. Ad un certo punto dice "se Grillo facesse i suoi discorsi..." Dove? In Svizzera? In Belgio? Alle isole Figi? "...in Finlandia, negli Stati Uniti, o in qualche altro paese normale".
Eccolo lì, a tirar fuori la Svervegia. In primo luogo: la Finlandia non è un paese normale. La Finlandia ha meno di dieci volte gli abitanti dell'Italia che, se fossi un giornalista figo come Travaglia, paragonerei a realtà più complesse come Regno Unito, Francia o Germania.
Questo vuol dire che in pratica non succede nulla. Non so se Travaglio abbia mai visto l'unica testata nazionale, l'Helsingin Sanomat. Una quarantina di pagine, la prima coperta interamente dalla pubblicità, tantissimo spazio alla cronaca estera e all'hockey. Prezzo: tre euro. Per carità non ci sono contributi statali e questo sicuramente il primo punto a favore di una stampa libera. Togliamoli anche all'Unità.
A dire il vero, tempo fa è accaduto uno scandalo, di cui si è parlato anche in Italia. Si è scoperto che un ministro aveva inviato sms erotici ad una spogliarellista. Beh, anche da noi si è saputo di Sircana grazie ai giornali, la differenza è che il finlandese si è dimesso, l'italiano no. Ma non sembra sia una faccenda di giornali.
Dove vivo la testata locale, che copre una zona di 200.000 abitanti, è deprecata da molti. Molti studenti (tendenti a sinistra) si lamentano che il quotidiano è ostaggio del Keskusta, il partito predominante nella regione; che è biecamente conservatore e che non la racconta giusta. Saranno pure di parte, dei piccoli Travaglio, ma non vedo perché non prendere in considerazione la loro opinione, dato che non capisco il finlandese abbastanza da leggere un giornale. Quanto all'Hesari (come viene chiamato familiarmente l'HS) viene di norma accusato di propagandare l'entrata del paese nella NATO.
Travaglio cita anche gli Stati Uniti d'America, così è più bipartisan. Peccato che l'ultima volta che abbia studiato i media americani sia stato sul manualetto per l'esame di stato. Se, seguendo il consiglio del suo amico Grillo, si facesse un giro su internet, scoprirebbe che ci sono moltissimi americani che si lamentano dell'informazione di regime di CNN e Fox News per dirne una.

Per dirne un'altra: che genere d'informazione libera vuole Grillo? Quella in cui un cronista, dopo aver chiesto un parere a Veronesi sugli inceneritori, lo contraddice portando dati trovati su internet? Ma se glielo chiede, sarà perché al pubblico interessa sapere il parere di Veronesi, non di un giornalista militante che fa gli scoop grazie ad Internet. Si vede che per Grillo, i giornalisti devono essere degli Emili Fede al contrario, non so che dire.

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