Molto pochi ascolti nuovi, ultimamente, ma molte piacevoli riscoperte. Tra queste primeggia i Candidate, che l'anno scorso hanno edito un album davvero originale, piacevole e anche immediato. Una sorta di pop-folk a cappella, cosa che amo particolarmente anche se la battuta è scontata. I suoni sono molto agresti e si respire, nonostante la britinnicità, un'arietta dixieland.
Il loro myspace.
La scoperta del mese è un altro album facilino, rispetto agli standard. Siamo nell'ambito di un pop che se la tira da indie, o di un'indie che scivola verso il pop, ma il risultato è notevole. Il gruppo si chiama The Dø, la o sbarrata fa letteralmente diventare matti a cercarli con google. Si tratta di una coppia, lui è francese (...), lei finlandese. Tanto per confondere le idee segnalo questo pezzo, che è l'unico veramente diverso nell'album. Unissasi laulet è il titolo ed anche l'unica canzone con un testo in finlandese. Una lingua bellissima e meravigliosa da cantare, peccato che la maggior parte dei Suomi vadano matti per l'inglese, sarà che si abbina bene al metal.
Poi questo mese sono usciti tre lavori italiani che vale la pena ascoltare (di solito da esterofilo, o meglio, da italofobo, li tendo ad evitare. I primi sono i Baustelle, il cui Amen è davvero curato. La prova canora è buona, l'arraggiamento è meglio, i testi... Beh, le liriche non sono male se non fossero davvero pregne di un anticapitalismo di maniera, a dir poco odioso. Però pezzi come Colombo, Il liberismo ha i giorni contati (sic!) e Antropophagus (che ricorda un certo de André) prendono davvero.
Ancora più comunisti sono gli Offlaga Disco Pax, band underground che qualche anno fa scaldarono la scena con il loro Socialismo Tascabile. Più estremi, ma meno odiosi, almeno giocano alla scoperto, il loro bolscevismo è talmente antistorico ed improbabile da tingersi di sfumature pop, come i murales di propaganda maoista. Bachelite non mi dispiace davvero e supera in tutto e per tutti il precedente lavoro. Collina continua a non cantare (recita, per chi non lo sapesse) ma l'abbinamento tra testi e basi è più riuscito che mai ed è spesso solcato da colpi di teatro. Si segnala un implemento dell'ironia (dove ho messo la golf?), di disillusione (Cioccolato I.A.C.P, dove peraltro viene svelato il mistero del toblerone) e la solita dose di rimpianto (tutto il resto, specie Lungimiranza). Per dire quanto siano belli i sottofondi, finalmente suonati con strumenti veri, dirò che ricordano gli Explosion in the Sky.
Il terzo è del mio amore adolescienziale, Elio e le storie tese. E proprio per questo mi spiace commentare il disco con cui hanno toccato il fondo: un'ora e venti di citazione già sentite, cabaret che non mi fanno ridere, finzioni da operetta scontate. L'unica che vale la pena citare è Parco Sempione, per il bel video e il messaggio.
Il loro myspace.
La scoperta del mese è un altro album facilino, rispetto agli standard. Siamo nell'ambito di un pop che se la tira da indie, o di un'indie che scivola verso il pop, ma il risultato è notevole. Il gruppo si chiama The Dø, la o sbarrata fa letteralmente diventare matti a cercarli con google. Si tratta di una coppia, lui è francese (...), lei finlandese. Tanto per confondere le idee segnalo questo pezzo, che è l'unico veramente diverso nell'album. Unissasi laulet è il titolo ed anche l'unica canzone con un testo in finlandese. Una lingua bellissima e meravigliosa da cantare, peccato che la maggior parte dei Suomi vadano matti per l'inglese, sarà che si abbina bene al metal.
Poi questo mese sono usciti tre lavori italiani che vale la pena ascoltare (di solito da esterofilo, o meglio, da italofobo, li tendo ad evitare. I primi sono i Baustelle, il cui Amen è davvero curato. La prova canora è buona, l'arraggiamento è meglio, i testi... Beh, le liriche non sono male se non fossero davvero pregne di un anticapitalismo di maniera, a dir poco odioso. Però pezzi come Colombo, Il liberismo ha i giorni contati (sic!) e Antropophagus (che ricorda un certo de André) prendono davvero.
Ancora più comunisti sono gli Offlaga Disco Pax, band underground che qualche anno fa scaldarono la scena con il loro Socialismo Tascabile. Più estremi, ma meno odiosi, almeno giocano alla scoperto, il loro bolscevismo è talmente antistorico ed improbabile da tingersi di sfumature pop, come i murales di propaganda maoista. Bachelite non mi dispiace davvero e supera in tutto e per tutti il precedente lavoro. Collina continua a non cantare (recita, per chi non lo sapesse) ma l'abbinamento tra testi e basi è più riuscito che mai ed è spesso solcato da colpi di teatro. Si segnala un implemento dell'ironia (dove ho messo la golf?), di disillusione (Cioccolato I.A.C.P, dove peraltro viene svelato il mistero del toblerone) e la solita dose di rimpianto (tutto il resto, specie Lungimiranza). Per dire quanto siano belli i sottofondi, finalmente suonati con strumenti veri, dirò che ricordano gli Explosion in the Sky.
Il terzo è del mio amore adolescienziale, Elio e le storie tese. E proprio per questo mi spiace commentare il disco con cui hanno toccato il fondo: un'ora e venti di citazione già sentite, cabaret che non mi fanno ridere, finzioni da operetta scontate. L'unica che vale la pena citare è Parco Sempione, per il bel video e il messaggio.
8 commenti:
Anch'i sono stato piacevolmente sorpreso nel sentire come anche dalla City possano venire sonorità così rurali come quelle dei Candidate. Nick Drake, fairport convention & Co. un patrimonio lo hanno lasciato ed era giusto che qualcuno lo eeditasse.
Gli altri mi sono pressoché ignoti, tranne Baustelle che conosco solo di nome e Elio che ho smesso di ascoltare un po' di tempo fa.
Interessante la sonorità dei dO(o sbarrato)in particolare la melodiosa lingua finnica!
volevo inoltre dare risalto nel Video Supermegacicciafigatissimo degli Eliii alla partecipazione straordinaria del grande, mittico MARIOTTIDE(alias Maccio Capatonda)!!!
MACCIO & ELII FOREVER!!! :-D
...direttamente dalla Febbra :)
gruppi come gli ODP o i massimo volume non li concepisco, troppo noiosi:)
i baustelle mi hanno già stancato (anch'io italiofobo)
in 'sti giorni ho orecchie solo per gli hot chip :)
In teoria dovrebbero schifare anche me, essendo contrari a tutto quello a cui credo (anche esteticamente).
Non me ne capacito.
è difficile resistere all'anticapitalismo di maniera, già, quando poi scopri che la cantantessa ha orientamenti omo, lo è ancora di più.
Cavolo! Col senno di poi, un po' si vedeva...
Rantasipi: tra le rivalutazioni del mese ci metto anche il tuo A. D. Rothbard, che mi ha alfine preso e merita diffusione.
non ho capito bene il ragionamento di carlo
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