mercoledì 30 gennaio 2008

Dire "papà" e "mamma "è da gay.

Solo ad un giorno di distanza dalla cazzata dei tre porcellini, e con le medesime modalità, la Gran Bretagna del Socing stupisce ancora tutti con le sue magnifiche unità governative a tutela delle minoranze. Oggi è il turno di Stonewall, che pensa al nostro bene arginando tutto quell'odio che si riversa nei confronti di Gay, Lesbiche, Bisex e Transgender (in quest'ordine, mi raccomando).
Notoriamente l'odio bisogna stroncarlo alla nascita, quindi che c'è di meglio che ficcare il naso nella scuola dell'obbligo?
Pare che Stonewall sia riuscita a persuadere il ministro all'istruzione a comporre la solita circolare in cui si vieta, in quella che si usa chiamare corrispondenza scuola/famiglia, il termine mamma e papà. (fonte)
Il motivo è duplice: in primo luogo per non discriminare le migliaia e migliaia di bambini che hanno due mamme, tre papà e mezzo zio in secondo luogo per farli familarizzare con l'idea che possono esserci coppie dello stesso sesso. Ma non è finita qua:
"Gli insegnanti dovranno evitare di dare per scontato che i bambini abbiano un situazione familiare convenzionale"e "Agli alunni delle secondarie (cioé dagli 11 ai 14 anni) discutendo del matrimonio gli insegnanti dovranno educare alla partecipazione civile e riguardo i diritti di adozione dei gay"
Ora, perché è necessario un'educazione per questo? Perché tanta gente, presumo, continua a pensare che le coppie gay non abbiano nessun diritto all'adozione, e che una famiglia di due papà non sia affatto da considerare tale. Non si chiama lavaggio del cervello in età adolescienziale?
Il ministro, tale Mr. Balls ( °__°) ha inoltre invocato una tolleranza zero rispetto all'uso della parola gay come insulto.
Non si potrà dire "Questi pantaloni sono gay", come fa Cartman in South Park ed usare altre espressioni sessiste come "comportati da uomo" e "branco di donnicciole" . "Questa sorta di rimprovero", aggiunge, umilia chi non si conforma alle idee comuni (fixed) sui sessi."
Più si va avanti, più questi pezzenti smentiscono la loro stessa tesi: ci sono idee condivise sui sessi, precisamente che ne esistono due, non è affatto naturale che due uomini o due donne facciano un bambino ma i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie devono ignorare la faccenda e fare finta che va bene così, fino a che non si arriva, perlomeno, all'educazione sessuale obbligatoria.
Per sensibilizzare i teenager si dovranno inoltre tenere apposite lezioni, a partire magari da figure come l'omosessuale Carlo ne "il mandolino del capitano Corelli."
Tutto questo mi ricorda molto la storia del pinguino, segnalata da un blogger particolarmente sensibile a queste vicende.
Adesso aspettiamo (qui il plurale ci sta :)) solo che uno dei nostri indichi il Regno Unito come esempio da imitare per l'integrazione.

13 commenti:

Anonimo ha detto...

Va tutto in conto... stay tuned...

InVisigoth ha detto...

secondo me 'ste cose sono controproducenti... ieri, dopo la storia dei 3 porcellini, ho deciso di abbacciare definitivamente l'islamofobia come filosofia di vita, adesso vediamo di aggiungerci anche un po' di sana omofobia grazie anche a questa stronzata

Orso von Hobantal ha detto...

Beh, gli stessi inglesi mi hanno sorpreso con i commenti alla vicenda.
per quanto mi riguarda non è questione di omofobia o di islamofobia/filia ma solo di modificare artificialmente la società e le sue credenze attraverso l'indottrinamento scolastico. Ciò per me è inacettabile.

>linucs: non ne dubitavo.

Paolo ha detto...

ma le prime parole di un neonato saranno sempre "papa" e "mama".
non credo riusciranno mai le sberle di stato a fargli dire: ghghghgh gay

pietro ha detto...

In Italia siamo messi ben peggio.
Premesso che se la discriminazione è un diritto dal punto di vista liberale, lo deve essere a 360°
Ma vedo che non è proprio così, l'omofobia è considerata da molti liberali dei miei stivali molto più rispettabile dell'anticlericalismo.
In Italia lo stato ha assunto con contratto a tempo indeterminato 25000 persone nominate dalle gerarchie ecclesiastiche ( gli inutili insegnati di religione ) con un costo annuo di 600 milioni di euro.
E sono tutti soldi estorti attraverso le tasse.
Quindi posso dire che ritengo i preti altrettanto contro natura dei gay, con la differenza che i preti rompono molto di piu le balle.

Orso von Hobantal ha detto...

Sugli insegnanti di religione, come scrivevo qualche giorno fa, sono d'accordo.
Ma secondo me siamo su due piani diversi: gli insegnanti sono l'ennesima casta che campa sui soldi degli altri, come due terzi della PA, come il sottobosco politico ecc.
In termini economici, se vuoi, questa faccenda è addirittura meno grave. In termini di libertà, a mio avviso, di gran lunga peggiore.
Quello che preoccupa è che se anche se si elimina il connubio Stato-Chiesa, l'ora di religione verrà sostituita, come accade qui in finlandia, da "insegnamenti etici", la solita educazione al mondialismo, al socialismo, al relativismo culturale.
Questo mi preoccupa e mi infastidisce, da quel bieco conservatore (culturale) che sono.

Orso von Hobantal ha detto...

P.S. Più che di difendere il diritto alla discriminazione (che pure è importante) quello che mi interessa è il diritto di chiamare le cose con il proprio nome e di considerare le coppie omosessuali (che non hanno nessun "diritto" di avere bambini) quello che sono, cioè una minoranza, per quanto rispettabili. Non come un'alternativa quasi ovvia.

Orso von Hobantal ha detto...

>Paolo M.: il bambino dice mamma e papà perché i genitori glielo ripetono. Forse un giorno faranno la legge che imporrà di educare i bambini diversamente... a sto punto...

Paxtibi ha detto...

"To achieve world government, it is necessary to remove from the minds of men, their individualism, loyalty to family traditions, national patriotism and religious dogmas."
(G. Brock Chisholm, co-founder of the World Federation for Mental Health, former director of UN World Health Organization)

Anonimo ha detto...

ElBoaro leggi questo post di Cadavrexquis:

http://cadavrexquis.typepad.com/cadavrexquis/2008/02/cari-mamma-e-pa.html#comments


;)

Orso von Hobantal ha detto...

>Paxtibi: mi è nota la tiritera. Quello che vorrei sapere è se è nota a Mr Balls.

> Fabristol: Molto interessante e molto lucido, condivido ampiamente la prima parte. Per quanto riguarda la seconda, temo non sia completamente esatta. Io ho guardato (partendo dalla segnalazione del corriere) direttamente l'articolo del daily mail: difatti non ho scritto "è vietato dire mamma e papà" ma che la circolare "vieta" di usare questo termine nella corrispondenza scuola famiglia. Sul Daily Mail c'è scritto "suggerisce" -mea culpa- ma è altresì noto che questo fa parte del linguaggio burocratico. C'è da dire che in Italia questo avviene normalmente, per questioni di comodità, così come si scoraggia i bambini da insultarsi a vicenda con termini che indicano l'omosessualità. In effetti tutto quello che segnala il DM, almeno nelle scuole che conosco (e che ho frequentato molti anni fa) accade già, e giustamente, in quanto incontra le normali esigenze di convivenza e buona educazione.
Il timore che assieme ad altri condivido è che questi episodi di per sè ridicoli e anche pleonastici possano diventare qualcosa di più serio, misure che volte a penalizzare la libertà di opinione a favore di una, per niente certa, "ufficiale". Quest'ultima, ovviamente, penalizza l'idea comune di famiglia, che per me, paleo filojungeriano :D, è il luogo per eccellenza della realizzazione individuale.
Questo punto di vista, che considero minoritario, è ben presente con mia sorpresa nei commenti all'articolo del DM, che gli stessi lettori inglesi hanno giudicato perlopiù inquietante.

Anonimo ha detto...

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Anonimo ha detto...

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