giovedì 10 gennaio 2008

Giramenti

Una volta, tanto tempo fa, la strada che collegava le due amene cittadine di Schio (Massachussets) e Thiene (Tennessee) era lunga all'incirca 8 km e più meno sintetizzabile in questo modo.

Ora è lunga almeno 13 e corrisponde a questo modello:


Ieri sera, alle 23.30 (col scuro!) mi sono trovato a ripercorrerla. E avuto l'irresistibile tentazione di chiedere la testa della Vi.abilità (leghistissimo ente pubblico) sul mio cofano. Ok, ci sono molti incroci e la rotatoria è una soluzione migliore del semaforo (non alle òndaxe e meda, con la strada deserta) ma è veramente necessario farne una per ogni stradina di campagna (ne ho contate almeno 12 nel giro di 10 km) che interseca la provinciale?
Promemoria che vale solo per me, dato che quelli del posto sanno benissimo che strada fare, e a tutti gli altri non frega una cippa.
A Thiene, dopo l'ex Continente, c'è una rotonda abbastanza grande costruita l'anno scorso. Se si vuole andare a Valdagno (Minnesota) non prendere la direzione Valdagno. Quella strada conduce sì in effetti colà, ma solo dopo un'inutile deviazione di almeno 4 km che passa per Malo (West Virginia). Molto meglio proseguire per Schio-Asiago (Trentino), così poi si prende la Maranese che è la traiettoria più dritta per l'imbocco del traforo.
Dopo questa rotatoria, c'è subito un'altra, fondamentale. Qui mancano del tutto le indicazioni. Lo fanno per bastardaggine, non c'è altra spiegazione, dato che da lì si irradiano due strade con un angolo di 30°. Una prosegue verso NNW, una verso NNE. L'intuito vorrebbe prendere quella che va a NNW ma sbaglia, perché subito dopo la strada sterza bruscamente a Sud e anche qui si passa per Malo (coi soliti 3-4 km in più). NNE è la scelta corretta.
A quel punto, fino a poco tempo fa, potevo essere soddisfatto per avere evitato Malo e scelto la strada più breve. Durante la mia assenza, però, hanno pensato bene di costruire una roba proprio sulla Maranase. Non è nemmeno una rotatoria, è una specie di svincolo che nel bel mezzo della strada provinciale ti costringe a dare la precedenza. Una volta, ne sono sicuro, bastava andare dritto. Così ho fatto ma a differenza del passato, mi sono trovato il centro astorico di Marano Vicentino, coi suoi sagaci dossi (anzi colline) artificiali, venirmi incontro. Poi manco a dirlo, un senso unico mi ha direzionato a Malo.
Da lì ho fatto finalmente la strada che la Vi.abilità ha deciso fin dall'inizio che si doveva fare, e sono giunto all'imbocco del traforo, straordinaria opera di edilizia pseudoprivata che unisce il pregio di essere finanziata coi soldi pubblici (ma solo delle Ici di Valdagno e Schio, d'altra parte è il federalismo fiscale che vogliamo, no? e ce l'abbiamo, quando si tratta di pagare) al sollucchero di un esoso pedaggio, e riguadagnarmi i 7 min e i 5 km perduti in labirintiche rotonde.

P.S. Qualcuno dovrebbe iniziare a spiegare ai vecchi col cappello e alle donne (circa il 75% dell'utenza al volante) che le rotatorie funzionano se si mette la freccia in uscita, sennò meglio un dittatoriale semoforico... e in alternativa...


5 commenti:

Anonimo ha detto...

mmhh....complimenti per l'insulto alla categoria "donne"

Orso von Hobantal ha detto...

Di niente, volevo aggiungere la misogenia alla mia fedina penale, tutto qua.

Orso von Hobantal ha detto...

Pensavo: è un peccato che gli anonimi non si firmino... non per la solita retorica "bisogna avere il coraggio di mettere nome e cognome" in cui NON credo. Ma per le prossime volte: prendete in considerazione di mettere un nome di battesimo (anche inventato). Giusto per sapere se mi sono giocato l'unica lettrice del blog.

Anonimo ha detto...

molto valida questa osservazione!Io sono solo un povero BAURN di pianura e quando si tratta di girovagare tra le Valli Vicentine xe sempre un gran casin!Il nome della società dice tutto..ci vuole ABILITA' fuori dal comune per tornare a casa sani e salvi senza 50km in più suòl groppone..

Orso von Hobantal ha detto...

Un'altra possibile spiegazione è che i thienesi vogliano disincentivare le visite foreste.
Ci si vede.