martedì 15 aprile 2008

Trotterellando verso Trento e Bolzano

Non volevo fare analisi elettorali (la cosa non sarebbe esagerata dato che fiuto meglio di molti opinionisti) ma non posso fare a meno di evidenziare un risultato passato nell'indifferenza quello del Trentino - Sud Tirolo. E' un peccato che questa regione venga considerata (forse a ragione) abbastanza irrilevante, dato che il futuro di alcune issues a me care dipende in gran parte da essa.
Veniamo alla provincia di Trento: il risultato è assolutamente clamoroso. PDL-Lega batte il PD ed è la prima volta a memoria d'uomo che ciò accade. In particolare il partito di Bossi fa l'exploit, cosa che conferma il sentore della vecchissima guardia (quella che mi piace chiamare paleolega) che a votarla siano stati foresti, almeno elettoralmente parlando, (e basta guardare Emilia e provincia di Verona per esserne più convinti). Questo vuol dire due cose: prima di tutto è fallito il travaso dalla Margherita, il partito che aveva sostituito la DC, al Partito Democratico. I trentini sono conservatori nel sangue e devono fare uno sforzo di fantasia per votare sinistra, l'avvenuta fusione del fiorellino con i DS probabilimente l'ha reso più difficile.
La seconda è che sta per cedere il patto blasfemo con il centrosinistra per quanto riguarda le istanze autonomistiche. In parole povere: le cose negli ultimi tempi non sono andate benissimo neanche in Trentino e questa situazione potrebbe fare da preambolo allo spostamento dell'elettorato dalla parte dei "cattivi" rabbiosi e vogliosi d'indipendenza (nel loro caso ancora di più). Per il movimento federalista potrebbe trattarsi di una rivoluzione copernicana.
Ma è in Cruccolandia che si registra il cambiamento più sugoso. Ad un occhio inesperto può sembrare che non sia accaduto nulla, l'infame SvP ha vinto ancora. Invece tra le righe di quel 44,3% si vede un tracollo senza precedenti. Matthias, un mio vecchio fellow (ogni tanto si fa vivo nei commenti), ieri mi scriveva "con questa percentuale sembra ironico dirlo, ma è proprio così". In effetti il partito sudtirolese è calato di dieci punti, mentre nella provincia di Bolzano non si registra nessun aumento del PdL, anche se qualche segnale arriva dalla Lega. I veri vincitori, come sottolinea la destra austriaca, sono i Freiheitlichen un mix tra FPO (ex partito di Haider) e Lega Nord che fino a due anni fa manco esistevano. Se a ciò si somma un bel 5% di Union fur Sudtirol, indipendentista, si ha un quadretto dell'Alto Adige che avanza.
Non si tratta solo di quantità, ma anche di voti di qualità, dato che i Sudtirolesi si sono sempre contraddistinti per la caparbietà (che rasenta l'ottusità) con cui regalano il voto alla Stella Alpina. Sono persuaso che la cosca di Durnwalder ha, se non i giorni, gli anni contati, e che se il clima cambia come sta promettendo l'intera regione alpina diverrà la testa di ponte dell'ultrafederalismo antistatalista.

11 commenti:

Doktorfranz ha detto...

Frequento assiduamente il Sudtirol (come, ovviamente, preferiscono chiamarlo da quelle parti).
Sono zone magnifiche, abitate da ex-contadini di montagna, dalle teste dure come la dolomia che costituisce quelle splendide montagne, ed un viscerale attaccamento alle tradizioni.
Godono di risorse persino sovrabbondanti, destinate a rimodernare case ed alberghi con assiduità sconosciuta ad altre genti, ma pure a mantenere un'esercito di dipendenti pubblici (provinciali, e rigorosamente suddivisi per ceppo linguistico, che sono obbligati a dichiarare).
L'efficienza di un tale mastodontico apparato è minore di quanto appaia dall'esterno e, certamente, potrebbe essere identica pur con un numero molto minore di addetti.
La differenza di trattamento riservato ai residenti, rispetto agli "stranieri", rasenta l'incredibile: a fronte di diritti e facilitazioni di ogni tipo da un lato, si tende a cercar di tassare anche l'aria che respira l'ospite (mai parola suonò più beffarda), quasi fosse una gallina da spennare, anziché il portatore di quelle risorse tanto cospicue.
In un contesto di questo tipo, nel quale l'azione ricattatoria del potere locale (rappresentato dalla SVP) nei confronti del pavido stato italiano consente tale squilibrio, nessuno ha interesse al cambiamento.
Quindi tendo a ritenere il risultato elettorale odierno solo il frutto di un momento storico particolare, destinato a rientrare nella normalità.
Spero di sbagliare, ma crederò al dissolvimento dell'orrendo partito democristian-razzista solo quando lo toccherò con mano e mi sarò ben accertato di esser sveglio e decisamente sobrio ... :-)

Anonimo ha detto...

MERDA X TUTTI
Doktorfranz posso immaginare che tu sia veneto ... e sentir dire da un veneto che gli abitanti altoatesini abbiano “teste dure come la dolomia” mI fa sorridere. Forse certe volte sarebbe il caso di guardare a casa propria. Mi trovi invece concorde nel fatto che si tratti solo di un momento storico come lo è per la Lega (risultato difficilmente replicabile in situazioni differenti). D'altronde la grande vittoria dei Freiheitlichen citata da Orso non è altro che un aumento di 11000 voti rispetto le elezioni del 2006 (esistevano già) dove avevano ottenuto 17000 voti. L’aumento sembra abbastanza in linea con quello riscontrato dalla lega nel resto del nord italia, dovuto probabilmente alle tensioni create a livello mediatico su problemi come l'immigrazione o dovuta a chissà quale strampalata teoria economica. D’altronde come potete vedere dalla cartina http://www.elezioni.bz.it/grpkamdata_li_vg.htm i voti dei Freiheitlichen e dell’Union fur Sudtirol provengono principalmente da zone dove la lingua, la cultura e la civiltà :)non sono ancora arrivate (un po’ come per la lega in veneto)... e per tutti gli altoatesini: Bravi, continuate pure a sputare nel piatto in cui mangiate e votate pure sta gente http://www.die-freiheitlichen.com/index.php?id=379

Unknown ha detto...

Se sarà l'inizio di una nuova stagione politica anche in Südtirol o solo il risultato di un periodo storico particolare lo scopriremo forse già alle Provinciali di Novembre.
Io penso comunque che sia un po'tutte e due. È sicuramente il risultato del momento storico; molti (almeno quelli che l'hanno capito, pensa che tantissimi non lo sanno neanche. È anche per questo che l'SVP ha percentuali così alte, la si vota per tradizione, abitudine, senza pensare...) non hanno perdonato loro l'alleanza con Prodi, altri semplicemente non hanno (più) fiducia nel partito della stella alpina riguardo temi come sicurezza e difesa dell'autonomia.
Aggiungiamo una campagna elettorale fiacca fatta cullandosi sugli allori rispetto a quelle aggressive e inneggianti al cambiamento di Freiheitlichen e Union.
Ma il problema che a lungo andare potrebbe fare la differenza è quello dell'"Arroganz der Macht" (arroganza del partito al potere), cavallo di battaglia di UfS e F. durante tutta la campagna. E in questo senso le reazioni dei dirigenti SVP alle elezioni non fanno certo promettere bene:

Secondo il deputato SVP Karl Zeller si preannuncia una stagione difficile, non solo per il suo partito ma per tutti gli altotesini. A suo parere coloro che hanno votato UfS e F. non si rendono ancora conto delle conseguenze del loro voto
http://www.stol.it/nachrichten/artikel.asp?KatID=fd&p=5&ArtID=113483&SID=1470465898795382106

Durni, invece, è ormai nel pieno di un delirio assolutista. Secondo lui la colpa è puramente della coalizione col centrosinistra, non ci sono altri ambiti nei quali l'SVP abbia sbagliato qualcosa.
Continua dichiarando che con il nuovo Governo ci saranno ovviamente problemi, dato che si avrà a che fare con una coalizione che non ha bisogno dei nostri voti (!), ma anche perchè nel suo insieme è meno "autonomiefreundlich", meno autonomista insomma, della precedente.
Infine alla domanda "Non crede che il tema dell'"Arroganz der Macht" abbia anche contibuito al risultato?" risponde senza vergogna:
"Il problema è che la gente è viziata, tutti hanno un lavoro e ottime strutture. È andato tutto troppo velocemente e troppo facilmente. La gente non sa più apprezzare molte cose"
http://www.stol.it/nachrichten/artikel.asp?ArtID=113521&p=1&KatID=fa

pietro ha detto...

Una maggiore autonomia del trentino dovrebbe significare che smetteranno di ricevere più soldi dallo stato di quante tasse paghino?
La differenza tra i tributi versati allo Stato e trasferimenti ricevuti nel trentino nel 2004 era pari a 2459 euro procapite a favore del trentino.
Dato che la lombardia paga 5.889 europrocapite di tasse in più di quanto riceva dallo stato la cosa mi farebbe piacere......

Orso von Hobantal ha detto...

@sandro niederstrudelgruber (:D) i tuoi dati sono esatti, ma appunto nel post non parlavo di trionfo ma di un cambiamento di tendenza. Comunque i voti dei Frei+UfS son radoppiati, chiamaci acqua.

@matthias: estremamente interessante anche dal punto di vista di una sociologia del potere... SvP si sta tirando la zappa sui piedi da solo e le cose si complicano perché non può accettare un'alleanza con il centrodestra.
Bellissimo Durni che si lamenta che la gente "sta troppo bene", tipico delirio del despota.

@pietro: è impossibile che la regione diventi più autonoma, come sottolinei. La questione che poni mi è ben nota, parlavo in termini culturali. La maggior parte dei Sudtirolesi è criptosecessionista, è solo la SvP che agisce da forza frenante. La provincia di Trento, invece, si potrebbe riallineare ideologicamente alle vicine Lombardia e Veneto... D'altronde le conseguenze del comportamento del governo romano si sentono anche lì, ed il tessuto socio-economico è praticamente identico...

Anonimo ha detto...

Francamente credo che Durni abbia ragione. “Il problema è che la gente è viziata, tutti hanno un lavoro e ottime strutture” Beh sul fatto che tutti abbiano un lavoro la vedo dura da contrastare il 2-3% di disoccupati (http://www.comune.bolzano.it/context.jsp?ID_LINK=858&area=19) non mi sembra una cifra alta e pure come strutture non siamo certo messi male. Evidentemente la gente è abituata a lamentarsi per niente. Ai miei tempi ci si accontentava di due patate e una minestra di cipolla, solamente nei giorni di festa ci si poteva permettere il pollo. Eppure ci rimboccavamo le maniche nei campi a lavorare. Adesso se un ragazzo non può permettersi le scarpe di Prada e la droga allora subito a puntare il dito sul politico di turno. E caro Pietro guarda che la Sicilia si mangia molto più di quanto faccia il “trentino”. Beh se il cambiamento di tendenza va verso l’insicurezza di fantascientifici programmi e di slogan popolari e orecchiabili … beh forse è meglio non cambiare!!! … E grazie a Dio il governo del paese non spetta al popolo, perché se fosse il leghista medio a governare saremo proprio nella merda.

pietro ha detto...

da quel che risulta in questa tabella non è vero che è la sicilia a mangiare di più:
http://www.mil2002.org/stampa/070516du.htm

Anonimo ha detto...

Beh mi hai preso in contropiede :) Devo smetterla di sparare cagate … cmq avevo letto un articolo sul corriere o sul sole con valori un po’ differenti forse bisogna studiare meglio il tipo di trasferimento … adesso faccio qualche ricerca … nel frattempo posso solo dire che è meglio che i soldi vadano a gente seria e onesta come gli altoatesini piuttosto che ai ladri, cattolici, opportunisti e mafiosi che stanno sotto Trento … dai che scherzo ... fottuto ministero dell'economia!!!

pietro ha detto...

Penso che in realtà i dati in questione siano incompleti non comprendano il bilancio dell'inps nei confronti delle varie regioni.
Ho il dubbio che da quel punto di vista abbia ragione tu.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie