venerdì 28 marzo 2008

Test politici, strumento del demonio.

Insoddisfatti dal test di Open Polis, molti si sono dati a questa merdata di repubblica.it per rafforzare la propria identità politica (il mio risultato è qui).
Il test posizione l'utente su un classico compass bidimensionale; sull'asse delle ascisse c'è la posizione economica del soggetto, su quello delle ordinate quella etico/sociale. Nello schema tradizionale quest'ultimo "classifica" in base al presunto autoritarismo, contrapposto alla presunta tolleranza. Dato come vanno le cose in Italia, fa bene forse repubblica.it a distingure fra "laici" e "confessionali", ossia fra due categorie che vogliono imporre il loro punto di vista agli altri.
Mi chiedo, però come possa essere considerato serio un test che posiziona Valter Veltroni più a sinistra di Bertinotti e di Sinistra Critica, oltre a lanciarlo nelle vette del laicismo, quando si sa benissimo che il nostro non si distaccherà dal mainstream (quanto meno ad un livello di azione governativa), a meno che le posizioni siano state messe a caso, ignorando il test (che pur sembra funzionare) o sempre ignorando il test il redattore abbia deliberatemente barato (dando più appeal per Veltroni rispetto al pubblico di internet). E anche Berlusconi, liberista quanto me, è una presa in giro.
Un'altra piccola perla di inaffidabilità ci è regalata dalla domanda in merito alla reintroduzione dei militari in Iraq, come se se ne fossero andati.
Tuttavia, occorre ammettere che la scelta delle domande è piuttosto azzeccata e decisamente migliore rispetto a voisietequi.it.
Tornando a qual test, svariati lamentano un bias pro-UDC. Ebbene, da quanto ho letto nei blog peggio infestati della rete, ciò non sembra riguardare molti internauti, che sbandierano orgogliosi la propria lontananza dal partito di Casini. Il problema infatti che sono le persone di tendenza liberale ad essere attratti (according to the test) dall'Udc. L'arcano è facilmente svelabile: L'Udc si aggiudica da solo almeno tre dei grandi classici liberali (sdoganamento del nucleare, privatizzazione dei servizi e abolizione delle province) rispetto ai quali è "molto favorevole". Issues secondarie e sulle quali non ricordo di aver mai sentito pronunciarsi esponenti dell'Udc.
Su altre domande la posizione dell'Udc potrebbe essere molto vicina a quella dei liberali, ma questo dipende, più che altro, dall'interpretazione.
Ci sarebbe infine da spiegare perché alcuni, ad esempio io, hanno avvallato risposte che ripugnano tutti i partiti considerati (da qui la distanza). Nel mio caso, ho risposto in questi termini alle domande 2, 5, 6, 10, 11, 23, 24. Lascio a chi gli possa fregare della questione intuire il perché.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ahhhh...quindi forse posso fare a meno di vergognarmi tanto. E' capitato anche ad altri - a quanto leggo da LibertyFirst, perfino a mostri sacri come lui.
Tiro un sospiro di sollievo, il fatto mi aveva messo un po' in crisi. Siamo succubi delle macchine, Orso!

Zambo ha detto...

Lol, è pagliaccesco introdurre il diagramma a due assi quando i partiti sono schiacciati tutti sulla diagonale SW-NE...
tanto vale avere una retta unica

Orso von Hobantal ha detto...

Già buona anche questa... anche perché certe domande, come il concetto di Padania, su che asse le mettiamo?

Anonimo ha detto...

uh, grazie, non m'ero accorto che si potevano vedere le posizioni, infatti non capivo come diavolo potessi venire udc.
cmq le posizioni dell'udc, proprio mentre silvio ha rifatto la dc, sono una bella sorpresa...