domenica 9 marzo 2008

I'll keep my ass at home /2 La Destra

La Destra di Storace e della Santanché è il partito con il programma più liberale e liberista tra i big di queste elezioni. Scrive Invisigoth, sintetizzando perfettamente quello che è anche il mio pensiero: "non si tratta di una provocazione, ma della misura di una tragedia".
L'inquietudine aumenta consistentemente se si considera che, a differenza dei due partiti di plastica, La Destra - Fiamma Tricolore non rinuncia ad un'impostanzione ideologica piuttosto marcata, sfornando tali proposte a partire da una weltaschauung sostanzialmente neofascista.
I valori e principi che ci animano e che ci uniscono in questa battaglia comune si qualificano nel: concepire la Libertà innanzitutto come concreto esercizio di Diritti – della persona, delle comunità, dei popoli – in coesistenza delle dimensioni del Sacro e del Bello; le scelte individuali con le politiche per la famiglia come cellula fondamentale del più vasto corpo sociale; la politica per il popolo, con il popolo e non per il potere, identificando i linguaggi e gli strumenti più adatti a ri-costruire un dialogo politico scomparso da decenni;
Eppure se prendiamo i due punti che un liberale classico, accantonando il perfettismo ideologico, dovrebbe porre come prioritari ecco che La Destra regala due sorprese.
La prima è l'introduzione della flat tax al 20%, percentuale a cui arrivare "gradualmente", la seconda è l'introduzione di un federalismo fiscale temperato da una "tassa di solidarietà" di chiara impostazione redistribuitiva e buonista, ma almeno più trasparente rispetto al sistema attuale. Da segnalare, infine, la lodevole opposizione al canone Rai.
Ora dico, che costava al PdL + Lega fare proprie queste due proposte? In fondo sono i due punti alfa della rete di decidere.net, tuttavia sembra che Capezzone non abbia avuto nel partito lo stesso potere di contagio di Pagliarini.
Certamente, a parte queste due eccezioni, il programma è infarcito di iniziative stataliste. Le influenze della Fiamma si vedono principalmente nel mutuo sociale e nel "diritto (positivo) alla casa", tradizionali feticci dell'estrema destra. Per quanto riguarda le risorse, i destri individuano il nemico di classe nella figura del "grasso banchiere", secondo le tesi signoraggistiche care ad esempio al Pecora.
Tassazione straordinaria di banche, assicurazioni, stock options di manager e utilizzazione dei proventi del cosiddetto “signoraggio bancario” finalizzati a: - finanziare il “mutuo sociale” per l’acquisto dell’abitazione; - contribuire al pagamento degli interessi dei mutui ventennali a tasso agevolato della prima casa popolare (costruita da enti pubblici) delle giovani coppie;
Particolarmente pericoloso il punto che prevede la derankizzazione del potere degli enti locali (ridotti a meri organi consultivi) per la costruzione di opere di interesse statale. Il culto dello stato, inoltre, impregna un po' tutte le pagine del programma, come era facile intuire.
Per il resto: un programma un po' ambiguo che si può permettere chi sa che non andrà al governo e che si esprime principalmente nel voler tagliare le tasse maanche mantenere la spesa pubblica.
Questa e quella di Ferrara mi sembrano (ed è il paradosso) le liste più votabili in un'ottica menopeggista. Ma solo il pensiero di appoggiare la retorica italiota degli exmissini mi dà i conati, non so voi.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

una tassa extra agli ebrei no?

InVisigoth ha detto...

sono già citato nel post, non posso che condividere il resto del tuo pensiero.

Le invotabili liste di Ferrara e Storace sono comunque (e paradossalmente) le più votabili. In un paese in cui ognuno da destra a sinistra si definisce "liberale" forse era normale uno svilimento totale di questa parola, che oramai, per quanto riguarda la politica italiana, è una parola ed una concezione irrimediabilmente persa. Per questo, pur non tenendoci particolarmente alle etichette, inizio a pensare che sia il caso di vigilare su "libertarian". Non vorrei che qualcuno di questi signori si appropriasse indebitamente di una ennesima parola che non gli compete.

L'astensionismo ad aprile non è una scelta, ma legittima difesa... Una percentuale di voto inferiore al 75% alle politiche (record per quanto riguarda gli ultimi anni) è l'unica forma di opposizione ancora possibile

Abr ha detto...

Bella 'sta analisi che stai conducendo, personalmente mi sono rifiutato di farla, quindi me la "godo" qui a puntate.

Mi sono rifiutato per due motivi "pre-analitici":
a) "Il pacifismo e' oggettivamente pro-fascista" sosteneva George Orwell nel 1939, "Chi non lo combatte, oggettivamente lo aiuta".
La vedo uguale, mutatis mutandis: sostituire pacifismo con astensionismo e fascismo con questa sinistra dei raccomandati, del Centro centralista e delle categorie "a rimorchio".

b) La scelta come sempre non e' tra il bene e il male, piuttosto tra lo sgradevole e il disastroso (J.k.Galbraith).
Detto con il massimo rispetto per chi nutre ideali che molto rispetto in fase culturale ma poco in fase elettorale.
Piu' che le idee (o i programmi) preferisco eventualmente rispettare (o meno) i comportamenti, il buon senso e la creativita'.
Dammi pure del realista e del tremontiano (brrr...) che non m'offendo. ;)
ciao, Abr

Anonimo ha detto...

abr: tassinari for ever dunque :)

Orso von Hobantal ha detto...

La tassa agli ebrei arriverà "gradualmente" per estensione del noto sillogismo: ogni banchiere è antropologicamente diverso, un nemico dell'umanità -> ogni ebreo è un banchiere.
abr: quella frase di Galbraith ti piace proprio... spero solo quella ;) ne parlavo ieri con un mio amico, intenzionato a votare Di Pietro perché "nel caos attuale la priorità è eleggere un parlamento intellettualmente onesto affinché possa esserci una base di discussione". Quando si dice relativizzare.
Il Pdl mi sta dando l'odiosa impressione di potersene sbattere dei liberali, tanto sono degli spocchiosetti menteccatti che per disperazione ci votano comunque. Bene, allora tanto per cominciare faranno a meno del mio voto.
Poi dipende anche da chi si trova in lista ma questa, come si suol dire, è un'altra puntata...

Anonimo ha detto...

"Il Pdl mi sta dando l'odiosa impressione di potersene sbattere dei liberali, tanto sono degli spocchiosetti menteccatti che per disperazione ci votano comunque. Bene, allora tanto per cominciare faranno a meno del mio voto. "

Ed eccola qua la dissoluzione dell'ovvio. Bravo. ;)

Jinzo ha detto...

www.partitoliberale.it

Andiamo sul sicuro dai. Voto di protesta. Un segnale chiaro al Pd"L"

Abr ha detto...

yoshi: secondo la mia teoria del "caricabatterie", sono piuchesoddisatto che capezzone venga lasciato a cercarsi un lavoro vero.
Per gli altri, checcevoi fa', tengono tutti famiglia.
Fino a quando non ci sara' l'elettorato passivo basato sul censo (no stipendio per i parlamentari: vuoi comanda'? Allora paga di tasca tua), cosi' sara' sia per i libberali che per chiunque altro.

jinzo: bella protesta, come tagliarselo per far dispetto alla moglie; non se ne accorgera' nessuno e Ueltrons si freghera' le mani soddisfatto per il "prodiggioso recupero" (infatti le astensioni non vengono calcolate nel conto delle percentuali dei partiti).
ciao, Abr

arachesostufo ha detto...

lega nord: la scelta intelligente.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

Perche non:)