Cosa farebbe un paese realmente libero, civile e seeerio? Uscirebbe dall'Onu, la più perfida, reazionaria e conservatrice (nel senso del world order) istituzione mai concepita da mente umana. In casi come quello della Birmania, il sacrosanto concetto che tutti i morti valgono uguale, sempre sbandierato faziosamente, quindi erronaemente, dall'internazionale pacifista quando gli USA c'entrano qualcosa, non vale. Il perché non è dato a sapere. Fatto sta che per la comunità internazionale per antonomasia gli inermi che oppongono una ahimé non violenta protesta possono continuare a crepare, lo dicono Cina e Russia quindi è ok.
Un'altra triste considerazione è la seguente: a meno che non si sia in fasi terminali di dittature spietate (e quindi terminali anche per la società) difficilmente un popolo non ha la forza di rovesciare chi al potere, una volta avutone consapevolezza. Non è il caso della Birmania, dove i tiranni godono dell'appoggio tecnico ed economico della Cina, lo stato-canaglia più grande del mondo. A fare le spese di questo sordido meccanismo interstatale sono milioni innocenti, che sui tavoli delle grandi potenze, valgono meno che zero. E l'Onu, che i democratici ritengono essere il più grande monumento alla pace e alla collaborazione dei popoli ne è la quinta colonna.
Un'altra triste considerazione è la seguente: a meno che non si sia in fasi terminali di dittature spietate (e quindi terminali anche per la società) difficilmente un popolo non ha la forza di rovesciare chi al potere, una volta avutone consapevolezza. Non è il caso della Birmania, dove i tiranni godono dell'appoggio tecnico ed economico della Cina, lo stato-canaglia più grande del mondo. A fare le spese di questo sordido meccanismo interstatale sono milioni innocenti, che sui tavoli delle grandi potenze, valgono meno che zero. E l'Onu, che i democratici ritengono essere il più grande monumento alla pace e alla collaborazione dei popoli ne è la quinta colonna.
Imperdibile: oggettivista.
6 commenti:
L'Onu è la dimostrazione vivente dei guasti della "dittatura della maggioranza" negli affari correnti, e contemporaneamente del diritto dei "più uguali degli altri" a tenere il controllo come desiderano, in quelli straordinari.
Un ulteriore capolavoro dell'idealismo Wilsoniano dopo la "pace" post I guerra mondiale che ha portato diretti alla seconda.
ciao, Abr
perfettamente d'accordo con il post.
Anche io incidentalmente, ho auspicato oggi un MATURO scioglimento dell'ONU, barriera allo sviluppo del diritto internazionale e dei diritti degli individui. E non solo perché l'ONU è un organo notoriamente corrotto (Kofi Annan ed i suoi figli insegnano), ma anche perché dell'organo più importante, il Consiglio di Sicurezza (che dovrebbe vigilare sul rispetto dei principi della Carta), ne fanno parte con diritto di veto quello che osservatori internazionali indicano come uno fra i regimi più corrotti al mondo, la Russia, e quella che è una dittatura a tutti gli effetti, la Cina.
Corruzione e repressione: per un'istituzione che dovrebbe stimolare la convivenza civile fra i popoli non è il massimo...
Ok, d'accordo. L'Onu non funziona. Il problema è che non funziona perchè nessuno vuole cedere parte della propria sovranità a un organismo maggiore. E i primi che non vogliono farlo sono Cina, Russia...e Usa. Non che adesso Bush sia un santo please.
Un uomo che, dopo essere andata a portare la democrazia a Petrolioland adesso dice: "Chi può faccia pressioni"! Ma dai. Basta che la Cina faccia Bu e siamo tutti lì fermi. Che tristezza!
L'Onu sarebbe il più grande monumento alla pace e alla collaborazione dei popoli se i governi lo accettassero: invece si preferisce lucrare sui civili (in Birmania come altrove...Halliburton docet).
Terveisiä
Il problema da te segnalato è solo uno dei tanti: in realtà anche se questi stati cedesse parte della sovranità all'Onu (con l'abolizione del consiglio di sicurezza e del veto) ci troveremmo comunque nei guai perché l'Onu rimarrebbe un grande club di nazioni che nella maggior parte dei casi si fa beffe dei diritti dei propri cittadini. Insomma saremmo in mano di una maggioranza di stati che, nel migliore dei casi, sono fermi al 1930. Gli Usa, grazie a Dio, non solo da quando c'è Bush presidente, hanno molto spesso cercato di prendere le distanze dal palazzo di vetro, considerandosi i migliori -dirai tu-, a ragione -dico io-.
Secondo problema: al di là dell'intenzione con cui è stata creata, l'ONU non può essere che altro che un club di privilegiati (i governi) e pertanto non può altro che prendere atto dell'assetto mondiale, non mutarlo. Una volta accettati paesi come Birmania, Iran, Libia (ossia i loro governi) tra i suoi membri non si può pretendere che alzi la voce più di tanto contro costoro, anzi in certi casi li promuove a capi commissione per i diritti umani. Avendo governi criminali come quello russo e quello cinese come membri Vip, non si può pretendere che faccia qualcosa contro i regimi protetti da costoro, o contro le loro politiche interne. Insomma il peccato originale dell'Onu è la subordinazione dei diritti naturali delle persone al mantenimento dello status quo e questo non può cambiare se non cmbia l'Onu. Che per essere funzionante dovrebbe accettare solo paesi occidentali, Giappone e un altro paio di eccezioni. Ma allora sarebbe considerato una sorta di neocolonialismo.
Infine aggiungo solo che ogni problema è nato cedendo ad un organismo maggiore la propria sovranità, è una nota ideologica e di colore, ammetto, ma ce la devo mettere :)
Non solo è concretamente difficile che i governi cedano parte della loro sovranità ad enti sovranazionali, ma è anche pericoloso e dunque poco auspicabile, sopratutto quando l'organizzazione non è a livello regionale, e dunque omogenea, ma globale e totalmente disomogenea. Kofi Annan era un bastardo corrOtto (che poi non si può dire o si vuol far finta che non lo fosse perché era nero e noi siamo tutti politicamente corrEtti, è un altro conto), e grazie a Dio non era il Presidente degli Stati Uniti del Mondo (sic).
Queste cose vanno viste a livello concreto, non immaginando esperimenti di pace globale ed universale che lasciano il tempo che trovano.
Le raccomandazioni dell'ONU non hanno alcuna funzione (e non l'avranno mai), oltre a quella di infittire cataloghi di diritti umani che 2/3 degli stati non rispetteranno mai (la moratoria ONU sulla pena di morte è praticamente inutile, qualunque idiota che abbia preso 18 in diritto internazionale all'Università di Rocca Cannuccia lo sa, a parte D'Alema, e la Normale di Pisa delle mortacci sua... sorry).
Diverso è il caso della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, a competenza limitata e che raggruppa una quarantina di stati, che ha poteri vincolanti. Ma ribadisco, non ha obiettivi globali, ed ha competenza ristretta. E oltre 40 stati hanno deciso di rinunciare a parte della loro sovranità aderendo a quel trattato, probabilmente (anzi, sicuramente) perché non organismo a competenza universale (come invece vorrebbe essere l'ONU) e fra stati che, tutto sommato, hanno avevano una certa omogeneità (almeno all'inizio).
Si parte dal meno per arrivare al più, non viceversa. Se gli stati africani si interessassero meno all'ONU e più all'OUA, magari le cose sarebbero diverse. Se Abi-Saab anziché continuare a presentare il mito della raccomandazione dell'ONU come procedimento accentrato di legislazione mondiale che ha sostituito la consuetudine lavorasse su una struttura dell'OUA che funzionasse un pochino meglio, magari una-due guerre in meno in Africa (della quindicina che attualmente si combattono) non ci sarebbero, chissà...
Bush non è un santo (personalmente non mi esalta, e sono favorevole ad un ritiro dall'Iraq... Ron Paul docet), ma fa bene a fottersene dell'ONU: solo un demente spoglierebbe il suo stato di parte della sovranità per darla ad un organo come l'ONU (e difatti D'Al... va bè, lasciamo perdere...)
PS: Visto che il mio feed non funge, ho postato un video su Hill Clinton (in realtà un po' su tutti) che ritengo sia divertente e sopratutto di cattivo gusto. Se ti interessa, mi trovi alla solita pagina.
Have a nice Sunday :DD
il problema dell'ONU sta su un piano che è - come il mio parere del resto - molto più superficiale: è il problema di tutti gli organismi collegiali che siano sovraffollati: è difficile far convergere i pareri di tutti e perciò la maggior parte delle volte non se ne fa niente.
troppe nazioni, dalla storia troppo diversa, di razze troppo diverse, vogliono parlare la stessa lingua e difendere gli stessi ideali. immaginate a discutere assieme un cane, un canarino, un orso, una formica, una balena, un uomo, un velociraptor.
non è forse lo stesso pietoso spettacolo a cui assistiamo ormai da troppo tempo, nel nostro piccolo, noi italiani?
poco importa di interessi più o meno nascosti o di sovranità più o meno ceduta: questi vizietti ci sono sempre stati e ci saranno sempre. quello che si può fare è restringere con realismo il privilegio di poter decidere per gli altri. perchè se un privilegio è di troppi allora non è più tale.
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