mercoledì 24 ottobre 2007

Conta solo il filoeuropeismo, sul resto si soprassiede

Solo il fatto che il nuovo eletto Donald Tusk introdurrà in Polonia la flat tax, raggiungendo così le repubbliche baltiche ed altri paesi ex-socialisti, mi spinge a gioire per i risultati elettorali polacchi e ad augurare al leader del forum civico di portare a termine la sua piattaforma.
Ciò nonostante, l'esultanza scomposta dei media italiani ed europei mi infastidisce. Sembra infatti che si avvicini sempre di più al pensiero unico per cui quello che va bene agli euroburocrati deve andare bene anche a tutti gli altri, e che l'unico metro per giudicare la bontà di un candidato politico sia la sua vicinanza o meno a Bruxelles. I Kazzinski non mi sono mai piaciuti, come non mi è mai piaciuta una certa intolleranza violenta che serpeggia nella società polacca, ma il modo in cui resistevano (piccatamente, cappricciosamente, stupidamente se vogliamo) ai dettami dell'EU li rendeva in qualche modo degli eroi. Se fosse stata voluta non da loro radicate convinzioni ma da una sorta di beffarda provocazione, l'idea di boicottare la giornata contro la pena di morte sarebbe stata geniale.
Pensiamoci bene ragazzi: la pena di morte fa schifo, d'accordo. Ma costruire un Federazione di Stati il cui potere centrale sia così forte da avere l'ultima parola sul diritto penale dei singoli membri è aberrante. Potere che non ha nemmeno Washington sul Texas, per dirne una.

Si distingue per faziosità la Repubblica, quotidiano che leggo solo perché è l'unico disponibile in italiano in biblioteca universitaria. L'articolo di ieri parlava oltre che della solita apertura a Bruxelles anche di una doppia doccia fredda per Washington. Tusk ha detto che la missione in Iraq è compiuta e che non occorre più trattenere 900 uomini in mesopotamia (la stessa cosa che ha detto Bush). Per Repubblica si tratta di un ritiro "alla Zapatero". Dice che per lo scudo missilistico non ha fretta né lui né gli americani. Per Repubblica è "una presa di distanza clamorosa dalla politica estera di Bush, un riavvicinamento a Putin". Per favore.
Chiudo: a quando la flat tax in Italia? C'è chi dice che la Polonia fa bene ad adottarla perché è stato un ex paese socialista (quanti anni fa?). Apriamo gli occhi: l'Italia è un paese socialista ADESSO.

6 commenti:

InVisigoth ha detto...

purtroppo in Italia anche i "liberali de noantri" si mostrano riottosi rispetto alla flat tax (vedi post inserito anche su Tocqueville-dunque si presuppone non da un socialdemocratico- al link:

http://ecodiario.blogosfere.it/2007/09/la-bugia-mistificatoria-della-flat-tax.html

chiusa parentesi). Sarà per quello che il mercato italiano è il meno dinamico in Europa? Persino in Grecia si parla di flat tax...

Solo in Mangiaspaghettolandia rimarrà un tabù, infine...

Zambo ha detto...

Una sola precisazione sulla popolarita' della flat tax nei paesi dell'est europeo: avevo letto un articolo sul Sole 24 ore (non riesco a ritrovare il link, sorry) in cui si analizzava il fatto, e si faceva notare come la scelta di questi paesi sia dettata piu' da motivi pratici che non da spinte ideologiche liberiste..
In sostanza, essendo tutti paesi ex-comunisti in cui non esisteva fino a pochi anni fa un vero sistema tributario, la flat tax e' una grossa semplificazione amministrativa. Per il resto, lo stesso articolo citava come la pressione fiscale complessiva in questi paesi non sia poi tanto bassa, per colpa di una serie di altre imposte oltre a quella sul reddito - se non dico cazzate venivano citati i contributi sociali/pensionistici tra le voci sostanziose.

Beninteso: sono concorde che la flat tax sia una buona soluzione cosi' come, nell'attesa, qualsiasi norma che semplifichi il sistema fiscale anziche' complicarlo con tasse-tassettine-detrazioni-credito d'imposta.. A ben vedere, Prodi&co hanno fatto piu' danni complicando il sistema fiscale che non aumentando tasse, e la nuova finanziaria pare promettere male sotto questo versante.

P.S.:
trovato solo un riferimento di seconda mano, non e' un granche' ma riporta bene i passi dell'articolo originale

Flat Tax Analisi Economica

Antonio Candeliere ha detto...

Bel blog. Molto interessante

InVisigoth ha detto...

Indubbiamente i paesi socialisti si son trovati avvantaggiati dal non aver un sistema tributario propriamente detto. Ma il substrato dell'economia marxista non è una condizione necessaria per la flat tax (tu non dici questo, effettivamente, ma molti altri sì). Alcuni cantoni svizzeri l'hanno adottata (il cantone di Obvaldo), altri la stanno attentamente vagliando (il canton Ticino) segno che la volontà di un simile sistema fiscale è solo politica e non derivante da una precondizione storica (salvo a voler provare che la Svizzera abbia avuto un'economia socialista... Ci sono alcuni detrattori della flat tax che probabilmente si fionderebbero su questa strada).
L'aspetto che hai evidenziato (ulteriore pressione fiscale accostata alla flat tax) è importante come quadro generale, e va senza dubbio approfondito, ma nulla toglie alla bontà (per quanto mi riguarda) della flat tax in sè.

I motivi per cui viene adottata non mi interessano più di tanto. Mi interessa l'effetto pratico, concreto, l'ideologia mi interessa ben poco. I socialisti et similia adottano leggi per ideologia fregandosene degli effetti. Ed i risultati si vedono. Io guardo al risultato (come un noto spot di shampi e balsami). :D

Zambo ha detto...

@invisigoth:
nulla in contrario, il mio commento non era contro la flat tax,anzi - l'ho anche scritto nell'ultimo paragrafo. Voleva solo puntualizzare che magari i paesi dell'est ex-comunista non meritano così tante lodi per l'iniziativa.
Commento breve sulla Svizzera: quello è un bell'esempio da lodare, e prima ancora della flat tax per l'estrema decentralizzazione fiscale - come dice Pagliarini, la concorrenza giova anche in termini di politica fiscale, specie in un caso come la Svizzera dove effettivamente un cittadino può valutare di trasferirsi per convenienza.

Orso von Hobantal ha detto...

A qualcuno potrà sembrare che persisto a parlare di economia non capendone una fava: in parte è vero. Non so quanto sia conveniente la flat tax rispetto al sistema tradizionale di tassazione e da libertario me ne frega assai poco perché la convenienza, quando si parla di tasse, è sempre dello stato.
A me la flat tax piace perché è "onesta" e rinuncia ad utopiche redistribuzioni. Ma concordo con Zambo che ci sono cose più impellenti. In particolare: la semplificazione fiscale, obbiettivo fondamentale, che risolve tante grane e il federalismo fiscale concorrenziale. Quest'ultimo lo vedo una cura particolarmente efficace, vista la situazione italiana e, naturalmente, non preclude la flat, anzi...