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lunedì 17 dicembre 2007

La nostra salvezza: il Kennedy italiano.

Ultimamente ho seguito un po' troppo la politica USA e mi sono disinteressato di quella locale. Rima, la mia finestra su Arzignano, me ne ha ricordato il motivo.

Dal Giornale di Vicenza:

Veline, cubiste e starlette: ecco il Kennedy italiano

di Eugenio Marzotto.

La grigia politica dei parrucconi sostituita da un’agenzia di starlette. Comizi sul palco addio, arrivano le kennedyne a sculettare messaggi chiari e a dimostrare che sotto la minigonna c’è di più: no ai poteri forti, no ai clandestini, no al governo. Se poi chi cura l’immagine del nuovo partito è il pluri nominato Lele Mora che lo spettacolo continui.
Il Bagaglino? No, un partito con un tele leader al comando, un movimento con ambizioni nazionali nato sotto il Grifo di Arzignano.

Sono impaziente...

Al comando c’è Massimo Emilio Gobbi, un rampollo veneziano, ricco di suo e amico di quelli che contano: Berlusconi, Tremonti, Dell’Utri, Borghezio, Publio Fiori, Andrea Sandri.

Benefattori della patria, illustri intellettuali. Non si perda di vista Andrea Sandri, che mi sfugge cosa c'entri con il resto, lo conosco solo perché eravamo assieme alle medie.

«Non sono nè di destra, nè di sinistra», si affretta a spiegare, ma lui al compleanno di Silvio, festeggiato a villa Bonin Longare insieme al gotha del centro destra italico c’era.

"Voglio solo el caregoto", mette in chiaro fin dall'inizio.

Ebreo veneziano, il cinquantenne duttile e abile, è capace di passare nella stessa serata dallo smoking ai jeans e ha trovato ad Arzignano chi lo sostiene da mesi.

Chi, di grazia?

Quando viene a Vicenza, accanto a lui c’è sempre Franca Piran, cognome blasonato ad Arzignano, nome in vista nei salotti che contano

Ah, la middle-class!

Qui è nato il movimento “Il Kennedy Italiano”.

E' questo il nome? Dico, stiamo scherzando?

In piazza del Grifo seduto ad un caffè, avvolto nel piumino e circondato da portaborse e aficionados, Massimo Emilio Kennedy spiega così la sua discesa in campo: «Ho sempre avuto il pallino della politica e passati i 50 anni ho deciso di provarci».

Sì, in fondo è ora di mangiare un po' coi soldi degli altri.

Poi annuncia da copione: «La gente si deve svegliare, reagire, deve mandare a casa questo governo che ha bloccato l’economia».

Qualche idea?

Nato a Venezia, un passato da finanziere, una vita tra New York, Parigi e Londra; ora Kennedy e le kennedine. Vallette pronte a sfilare nella prossima convention di Abano che battezzerà l’11 gennaio il partito-movimento fondato ad Arzignano. Ci saranno sì i politici, ma il messaggio più atteso arriverà da cubiste, hostess, go go dancers e accompagnatrici, chiamate a raccolta per scaldare il congresso che celebrerà Massio-Emilio-Gobbi-leader. «È stata un’idea di Lele (Mora) mi ha convinto ad organizzare una convention all’americana, dove far volare i palloncini come fanno i candidati Usa».

Ah ecco... questa sì che una strategia politica innovativa. Prodi si starà pisciando addosso...

Per ora sono pochi i politici che hanno confermato la loro presenza, ma Gobbi va avanti, sfidando pure la Brambilla, la leader dei Circoli della Libertà: «Mi ha copiato, dico da anni le stesse cose nei miei programmi sui canali Sky, poi arriva lei, bella, rossa e seducente e Berlusconi... Sì, insomma, lei è una donna e a certe cose il Cavaliere è... sensibile».

Da come la mette sembra una faccenda di copyright. E visto che la Brambilla sembra possedere doti che lui non ha, vai di starlette, cubiste, go go dancers...

Kennedy Gobbi, contro la rossa Brambilla, ma in realtà il modello è un altro. «I veri circoli li ha fatti Dell’Utri, ne ha fondati 3.500 con muri e persone. Io quelli della Brambilla non li ho mai visti».

Lol, questo lo dice un mucchio di gente. Mi sa che quasi quasi è vero.

Sentiamo che ha da dire "il cognome che conta nei salotti":

Franca Piran-Tolio (two is megl' che uan) ha conosciuto Gobbi in una convention romana dedicata alla rifondazione della Democrazia Cristiana (a quante siamo? quindici? trentotto?) a cui hanno partecipato tra gli altri, anche Berlusconi e Mastella.

Il partito della libertà... la destra moderna liberale...

È lei a mettere in chiaro quale sia la posizione politica, dentro il dedalo di movimenti che fanno parte del centro destra.

E allora mettiamolo in chiaro! Anzi fondiamo un nuovo partito-movimento-convenscion per districare il dedalo.

«Siamo di centro - spiega Franca Piran - ma guardiamo a destra e presto incontreremo Forza Italia per discutere delle prossime elezioni amministrative. All’appuntamento del 2009 dobbiamo arrivare preparati e coesi».

Un partito di centro che guarda a destra e che magari cammina di lato... suona così old-fashion. Ah, chi è quello che diceva "siamo coesi"?

Ma l’amicizia tra la signora Piran e Gobbi si è cementata davanti alle telecamere, con interventi in studio nelle teleprediche tenute sui canali sky del Kennedy italiano, che punta ad avere lo stesso consenso della Brambilla.

Lo stesso consenso della Brambilla, dicendo le stesse cose. Queste sono le novità di cui il paese ha bisogno!!! e se non dovesse bastare:

Lele Mora.
I palloncini.
Le go-go dancers
Il "Kennedy Italiano" (Veltroni farà causa per plagio).
Il futuro del centro-destra veneto e nazionale!!!

Non si sa mai che il centro che guarda verso destra attraversi la strada e venga investito da un tir. Torno a guardare le news su Ron Paul (a proposito: diciotto milioni sonanti, quasi sei solo ieri)